La mente danza infiniti spazi, percorre torrenti tumultuosi e quieti laghi,
(M. E. Pellegrino)
arricchita s’ adagia sulle dune della conoscenza
e vive emozioni senza tempo.
Un sole al di là dello spazio rincorre un gemello
e gioca roteando come un cucciolo d’uomo.
Una fucina luminosa partorisce stelle, partorisce vivaci soli,
partorisce lune.
Un fuoco nel petto di un uomo s’ accende,
arde, sfavilla e riscalda il cuore.
E la notte si illumina di opere…
Per tradizione siamo soliti pensare che l’Equinozio di Primavera cada il 21 marzo.
In realtà l’equinozio di Primavera varia di data perché è legato al moto di rivoluzione della Terra, anche se dal 2007 cade nello stesso giorno, il 20 marzo alle 9:37.
Durante questo giorno, diviso esattamente a metà fra Luce e buio, i raggi solari sono perfettamente perpendicolari alla superficie del nostro pianeta ed il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente a ovest.
E’ noto fin dai tempi dell’antico Egitto (vedi immagine dei sette Neteru nel soffitto di alcune tombe) che la perfetta perpendicolarità della Luce consente a chi ne percepisce la possibilità un passaggio di dimensione verso realtà superiori.
I livelli dimensionali non sono altro che lunghezze d’onda di base che si differenziano.
Ma torniamo all’equinozio di Primavera 2021.
Il 21 marzo 2021 – il giorno dopo l’equinozio di primavera – alle 17:03 ora italiana l’asteroide near-Earth (231937) 2001 FO32 farà il flyby con la Terra, passando a una distanza minima di circa due milioni di km dal nostro pianeta, oltre cinque volte la distanza Terra-Luna.
Si tratta di un asteroide – scoperto il 23 marzo 2001 dal telescopio di Socorro del progetto Linear – che segue un’orbita di tipo “Apollo” piuttosto eccentrica: al perielio passa a 0,29 unità astronomiche (Au) dal Sole, mentre all’afelio si porta a 3,1 Au, ossia in piena Fascia principale degli asteroidi.
Le implicazioni sulla Terra di tale passaggio saranno non di impatto fisico, ma prevalentemente simbolico, poiché:
-lo stato di impulso vibratorio è proprio di ogni corpo;
-ogni corpo celeste ha in qualche misura un effetto sul tutto;
-poiché questi corpi sono organi di energia permanente la forma densa, esiste una interazione dell’energia solare e del dare e prendere occulto dei corpi planetari;
-per ogni asteroide esiste una specifica albedo (rapporto tra la luce che incide su un corpo celeste e quella che il corpo stesso riflette) che varia da 0 a 1;
-la vita del Logos si manifesta mediante queste sfere ruotanti.
Con l’equinozio inizia anche la primavera astronomica ed al primo giorno di primavera si guarda sempre come a un momento di rinascita dell’umanità.
E’ il momento in cui Persefone, regina degli Inferi, torna alla luce per far visita alla madre Demetra, standole accanto per sei mesi. Demetra, per la felicità di riabbracciare la figlia, cosparge la terra di fiori e frutti fino all’autunno, momento in cui Persefone scende nel regno di Ade.
L’equinozio di primavera, quindi, rappresenta un momento di grandi festeggiamenti, dedicato alla rinascita e al rinnovamento e simboleggiato dalle nozze tra il Sole e la Terra: la Natura si risveglia e con essa la vita, è il momento della rinascita e del lancio di nuovi progetti, della concretizzazione dei sogni seminati nelle stagioni fredde.
In Irlanda il 17 Marzo si celebra la festa del patrono (S. Patrizio) colorandosi di verde per ricordare la Natura che in questo periodo acquista nuova energia ed adornandosi del trifoglio in cui tre foglie sono legate ad un unico stelo.
Nel trifoglio troviamo infatti tre segmenti di una spirale congiunti in un unico punto a formare un vortice: non a caso per la nostra Istituzione il trifoglio costituisce il simbolo Massonico dell’Equinozio di Primavera, rappresentando le tre Luci che diventano Uno (dal celtico letteralmente Triskell significa tre raggi di Luce).
Le tre spirali rappresentano gli elementi acqua, terra ed aria, mentre il fuoco è l’energia che diffonde dal centro grazie all’unione delle tre alette.
Il trifoglio è, in conclusione, la rappresentazione della ciclicità cosmica.
Sulla ciclicità cosmica ci torneremo più avanti.
L’origine del verde nella Natura la troviamo probabilmente nei “Green Man”, sempre di origine celtica. In questa cultura in particolare, ma anche in quella pagana in generale, l’uomo verde rappresenta l’unione di due simboli: la testa, simbolo di forza e vigore, ed il vischio – tagliato dai druidi con una falce d’oro durante il sesto giorno della luna nuova e raccolto in panni bianchi –, simbolo di forza vitale ed adoperato per curare diversi tipi di malattie.
Uno degli esempi più rappresentativi di raffigurazione dei “Green Man” lo troviamo all’interno della “Rosslyn Chapel” di Edimburgo, dove troviamo rappresentati tra l’altro chiari simboli di un percorso iniziatico.
Per quanto concerne la storia di S. Patrizio, in conclusione, va detto che a nostro giudizio l’intuizione più forte che egli ebbe fu senz’altro quella di fondere il simbolismo del Sole (simbolo celtico) con la croce cristiana.
Per brevità non ci occuperemo in questa sede del simbolismo del cerchio e della croce.
E proprio nel mese di Marzo le più antiche scuole iniziatiche pongono l’inizio del percorso della opera alchemica con la raccolta della rugiada notturna, e veniva collocata l’origine dei misteri nell’antico Egitto: Primum Tempus.
E da qui discende anche il valore simbolico dei cicli e del tempo ciclico (all’inizio abbiamo accennato al trifoglio come la rappresentazione della ciclicità cosmica): trasportare il tempo entro i parametri ben definiti dell’eterno ritorno nella perfetta simultaneità dell’eterno presente.
L’essenza delle scuole iniziatiche risiede nel processo iniziatico che porta l’uomo a domandare il vero e così facendo a svellere le catene del pregiudizio, abbattere i muri dell’ignoranza, oltrepassare le montagne dell’egoismo, conquistando quella libertà interiore che ci mostra i limiti del nostro sapere, che fa rispettare ed amare il diverso, che ci fa scoprire in ogni uomo un Fratello.
In questo tempo di difficoltà individuale e sociale, in cui ogni certezza sembra persa, gli Iniziati devono continuare sempre a far sentire la loro voce, che indichi all’uomo la strada per ritrovare se stesso e che indichi il modo per riscoprire la solidarietà, la tolleranza, l’uguaglianza, la libertà, avendo come fine il perfezionamento degli uomini ed il bene della patria e dell’umanità.
Per gli iniziati l’eredità del passato è una guida verso il futuro, è una fiaccola che illumina la via.
Vi è la necessità di rapportarci sempre di più con la società profana, di misurarci sui continui problemi che essa ci pone, di adoperare con perizia gli strumenti che il progresso tecnologico ci offre, di comprendere e di usare i nuovi linguaggi per saper ascoltare e far sentire la nostra voce. L’iniziato deve essere riconosciuto attraverso le sue azioni, improntate ai valori morali che lo contraddistinguono e che appartengono a chi è in un cammino di perfezionamento.
È questa la vera “comunicazione”: quella capacità di incarnare i valori morali e, proprio per questo, riuscire a “metterli in comune” con tutta l’Umanità. Con l’intenzione e la speranza incrollabile di “contagiare” gli altri.
Celebriamo questo Equinozio di trepidazione nel segno del viaggio verso la verità che è all’interno del nostro cuore:
“Quando conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete che siete figli del Padre vivente. Ma se non conoscerete voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete privazione voi stessi”
(Vangelo apocrifo di Tommaso
L’attuale vicenda della pandemia da Covid ha favorito – se non addirittura messo in atto – quello che qualcuno ha definito, in un’ottica sostanzialmente ottimistica, un “grande reset animico-spirituale”. In effetti appare evidente, in ogni ambito, che chi era interiormente saldo ed al centro del proprio essere prima di questa drammatica vicenda, non solo lo è rimasto, ma, anzi, è ancora più saldo e centrato; viceversa, chi non lo era, è stato ulteriormente destabilizzato e reagisce istintivamente. La Storia ci insegna che sempre, in ogni tempo, nei momenti di grande calamità la “resistenza” è stata messa in atto da quegli uomini che hanno saputo mantenere la propria “centratura”. Eroi, martiri? Possiamo dire, piuttosto: uomini “centrati”, saldi nelle loro convinzioni.
Tucidide, storico greco, dopo aver descritto la terribile “Peste di Atene” nel V secolo a.C., conclude che “Atene fu distrutta non dalla peste, ma dalla paura della peste.”
Ove Atene, per lo storico, equivaleva al concetto stesso di civiltà.
Oggi più che mai è necessario infondere un messaggio di fiducia e di speranza negli uomini. Oggi, come sempre, ogni momento sia un nuovo inizio.
Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano
Benedizione irlandese di San Patrizio
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