Di Maria Acciaio
Il simbolismo universale del numero tre si trova in tutte le tradizioni iniziatiche e religiose sia occidentali che orientali e riproduce il significato della “ conciliazione “ per il suo valore unificante: tanto il due separa quanto il tre riunisce. Complementarietà ed opposizione, che sono il lato positivo e negativo del binario, vanno superate e ricondotte ad unità nel ternario. Combinando i suoi lati, il triangolo,prima figura piana, diventa la riproduzione geometrica del numero tre simbolo esemplare del ritorno del Multiplo all’Unità: due punti separati nello spazio si assemblano e si riuniscono in un terzo punto situato più in alto, è la scoperta del vertice. Il Tre è l’Uno diventato conoscibile e il rapporto della triade con l’unità può essere espresso con un triangolo equilatero dove in ognuno dei tre angoli è data ogni volta la triade intera. Il tre apre la strada alla meditazione e permette di uscire dall’antagonismo superando la visione parziale e riduttiva del dualismo, dello squilibrio delle forze, delle polarità perché due elementi non possono essere conciliati che con l’ausilio di un terzo elemento. La triade sintetizza i poli opposti della diade. Il tre è quindi simbolo di vitalità, attività, dinamismo, è radice di ogni ulteriore estrinsecazione delle operazioni dell’Uno nell’alterità del molteplice ma anche simbolo di unità sostanziale, armonia e perfezione. Ecco che il numero, già prima della Scuola Pitagorica, è considerato un principio assoluto anteriore al mondo creato, non un’entità astratta ma rappresentazione delle varie forme e modalità esplicative della virtù iniziatica ed attiva di Dio, la Fonte dell’Armonia Universale. La Scienza dei numeri diviene poi con Pitagora Teogonia che svelandosi e non rivelandosi fornisce gradualmente l’approccio all’Essere Supremo.
La Monade, l’Uno rappresenta Dio nella sua purezza e perfezione assoluta: in quanto Primo Motore, Elemento Fondante essa non è un numero.
La Diade, il Due, il primo vero numero è principio generatore che esteriorizza Dio nello spazio e nel tempo ed è origine delle antinomie. Essa rappresenta invece l’imperfezione,quello stato che si realizza nel distacco dall’Uno e che l’iniziato, nella sua ricerca della “ parola perduta”, cerca di ripristinare.
La Triade, il Tre, è la legge costitutiva, la sintesi.
Nella mitologia e nel culto, il numero tre è espressione della Trinità. Il Dio cristiano è unità esistente in tre modi: la parola Padre ci presenta Dio nel suo modo di essere Principio fondamentale, la parola Figlio ci presenta Dio nel suo modo di essere Pensiero o Sapienza, la parola Spirito ci presenta Dio nel suo modo di essere Amore tanto nei rapporti interni con Sé stesso quanto nei suoi rapporti con l’Umanità. La struttura triade dell’Essere si sostanzia in pensiero, potenza e amore e Dio è Amore per noi ( Padre) con noi ( Figlio) e in noi (Spirito Santo). Sono inoltre Tre le fasi dell’evoluzione mistica: purificazione, illuminazione, integrazione.
Nella Trimurti indiana l’Assoluto incorporeo si manifesta nel principio creativo (Brahma), nel principio conservativo (Visnu’) e in quello distruttivo(Shiva). Nella cultura egizia la famiglia divina è rappresentata dalla triade Osiride – Iside -Horus.
Ovunque posiamo lo sguardo nel Tempio massonico vi è una sequenza a tre. Innanzitutto tre sono i principi propugnati dalla Libera Massoneria, espressione del Lavoro verso l’altro: ”Libertà, Uguaglianza, Fratellanza”.
“La Libertà” è la condizione mentale diretta verso un agire scevro da condizionamenti, vincoli, pregiudizi o limiti esterni sempre nel rispetto della libertà altrui e delle leggi o principi morali riconosciuti nell’ambito di una società organizzata. E’ non solo il potere di esercitare la propria volontà nell’ambito sociale, politico, religioso, sessuale… ma anche il processo intimo di autenticità e autodeterminazione per liberarsi dal transeunte.
“L’Uguaglianza” è il principio per cui tutti gli uomini sono considerati simili per pari dignità,valore, importanza soprattutto davanti alla Legge dello Stato. Uguali tutti gli uomini, e non simili, sul piano verticale dell’Essere recando tutti l’impronta del Creatore.
“La Fratellanza” è L’amore, al di là del vincolo di parentela, come forza regolatrice che trascende e permette l’integrazione tra l’istanza individualistica e il bisogno di convivenza e servizio reciproco soprattutto tra chi combatte per la medesima causa.
Tre sono le domande su cui si articola il Lavoro Massonico: “ chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?” come viandanti, peregrini, in un tempo circolare che si esprime attraverso i tre concetti Presente-Passato-Futuro nel bisogno di raggiungere la coscienza della nostra Essenza, nell’accettazione di essere diretti verso una meta. la Verità, quasi mai definita e sempre perfettibile e con il desiderio di avere la consapevolezza del percorso che ci compete come chiamata e che altri prima di noi hanno attraversato e che altri percorreranno, sempre con la responsabilità di esserne degni Testimoni.
I Lavori di Loggia si aprono e si chiudono con l’accensione e lo spegnimento dei tre ceri che rappresentano le tre virtù che l’iniziato deve perseguire: Saggezza ( rappresentata dal M:.V:.),Forza (rappresentata dal Primo Sorvegliante),Bellezza(rappresentata dal Secondo Sorvegliante).Questo trinomio indica il Lavoro dell’iniziato verso sé stesso che insieme al precedente rappresenta la Pietra Cubica che il Massone utilizza per la costruzione del Tempio.
Tre sono le Luci che orientano il cammino esoterico: la Luce fisica che consente la chiara visione del mondo fenomenico, la Luce intellettuale che è la sottile e potente irradiazione dell’Intelligenza e la Luce spirituale che apre le porte all’intuizione , percezione, ispirazione.
Tre sono i lati e i vertici del triangolo isoscele che è presente nel Tempio sotto la denominazione di Delta Sacro. Questo triangolo va interpretato come vettore direzionale nella cui verticalità apicale simboleggia il Lavoro rivolto alla gloria del G.A.D.U.( azione del Tutto verso l’Uno). Il triangolo è tracciato nello spazio culminante del cielo, l’infinito in altezza, che si riunisce per mezzo di due linee divergenti all’oriente e all’occidente. Ma a questo triangolo visibile si contrappone un altro triangolo invisibile, uguale al primo, quello che ha per vertice la profondità e la cui base rovesciata è parallela alla linea orizzontale che unisce l’oriente all’occidente. Questi due triangoli riuniti formano una Stella a sei raggi : il Sigillo di Salomone, l’unione di tutti gli elementi esistenti e di tutte le polarità che trovano la sintesi e l’equilibrio nel cuore dell’Uomo Autorealizzato ,è l’idea dell’Assoluto, è la Pietra Filosofale. Assumendo tre diverse posizioni nello spazio, il triangolo isoscele permette di tracciare il Pentagramma. Il Delta Luminoso è il Fuoco Spirituale intenso e nascosto che con la sua azione sulla materia prima (Pentagramma) conduce all’Esagramma. Il Delta, in tale significato, ci riporta al Pyramidon , cuspide monolitica delle piramidi egizie ( dal greco pyros – fuoco) e l’occhio di Horus, in esso inscritto, sta a simboleggiare la vista diversa di chi intraprende il percorso del Sole.
Il Triangolo-Trinità è anche Verbo perfetto, principio parlante e parlato che nell’Intelligenza di questa parola crea un Sé stesso : è così che il Sole a mezzo della sua luce si manifesta e crea il calore. Il G.A.D.U. creando( azione dell’Uno verso il Tutto) parla a Sé stesso e di Sé stesso( processo ternario di conoscenza: osservatore , osservato, flusso di conoscenza).
Il coronamento dell’Arte Reale è l’identificazione dell’iniziato Massone nel G.A.D.U. e che realizza la triade del Vero Uomo, Sacerdote, Re. A questa trinità simboleggiata dal Triangolo a vertice in alto si contrappone la trinità del triangolo a vertice in basso il cui vertice è Lucifero, il portatore della Luce, colui che ha dissolto l’originaria unità e ha portato l’uomo nel ciclo ternario della vita- morte- rinascita. Ciclo che il Massone sperimenta in sé stesso anche simbolicamente attraverso i rituali iniziatici.
La materia del mondo è esistita da tutta l’eternità in Santa Trinità, nell’unità di tre materie elementari : l’elemento mascolino del Fuoco, l’elemento femminino dell’Acqua e l’elemento neutro della Terra, elementi che insieme e indistinti formano il Caos inteso non come disordine ma come potenzialità di infinite possibilità. Corpo-Anima e Spirito del mondo formano un’alta Santa Trinità che si incarna nell’Uomo- Dio.
Anche il dogma magico è Uno in Tre e Tre in Uno. Nella Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto si dice che ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso e ciò che è in basso è uguale a ciò che è in alto per fare il miracolo di una cosa sola : il ternario è il dogma universale. In Magia è principio, realizzazione,adattamento, in Alchimia è zolfo, mercurio e sale nel processo trasmutativo.
Nei tre lati del Delta Sacro sono rappresentati anche i tre regni della natura( minerale, vegetale, animale) e i tre gradi della Massoneria Azzurra(Apprendista, Compagno d’Arte, Maestro) a cui competono il Retto Pensare, il Retto Dire, il Retto Fare. Ma il numero Tre trova la sua massima esplicazione nel grado dell’Apprendista.
Tre sono le Colonne del Tempio massonico. Due visibili : Jakin che rappresenta il principio dinamico e maschile, Boaz che rappresenta il principio passivo e femminile; entrambe simbolo della natura binaria del mondo nel divenire. Solo la terza Colonna invisibile, che va da Malchut al Keter , sarà capace di riequilibrare le contraddizioni e le spinte contrastanti perché rappresenta l’energia spirituale, la Luce della Sapienza divina che è presente in ogni aspetto della manifestazione, la Scintilla divina presente in ogni Uomo. I tre flussi energetici simboleggiati dalle Colonne sono anche le tre forze energetiche che si innalzano lungo la colonna vertebrale dell’iniziato lungo i trentatré cannoni simboleggiate dal Caduceo di Mercurio. Incarnare l’equilibrio delle forze va inteso come tensione, da parte del Massone, verso quella vocazione atta a creare pensieri, parole, azioni con la forza e la rettitudine dell’Uno e con la grazia e l’ accoglienza del Due per poter realizzare in sé stesso e nel modo la perfezione del Tre.
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