Il Solstizio d’Estate costituisce un punto d’arrivo e, insieme, un punto di partenza. Mentre “siamo inondati dalla Luce del Sole, pienamente coscienti del nostro posto nel Cosmo e della comunione con tutto il Creato”, fedeli al nostro ideale di Rinnovamento costante, ricominciamo il nostro Cammino alla ricerca della Luce.
Mentre bruciamo la pergamena che contiene il nostro passato, siamo consapevoli di un nuovo inizio che solo così può essere possibile.
“A questa epoca dell’anno, quando la natura ha raggiunto il suo apice e ne abbiamo concepito la sua ciclicità, noi apprendiamo chiaramente che è nostro dovere rinnovare noi stessi”.
E se la nostra vita terrena è costellata di intenzioni e sforzi che sono fatalmente destinati ad alti e bassi, la ricerca della Luce deve restare l’impegno del nostro essere.
Il rituale del Solstizio parla chiaramente della “tragedia della Luce che sempre tramonta per sorgere ancora”, e noi per questo motivo commemoriamo Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, che rappresentano il punto di minore illuminazione e quello in cui si è inondati dalla luce. Ma ambedue indicano che la Luce va cercata dentro di noi.
I due Giovanni costituiscono quelle Colonne d’Ercole che devono essere varcate con una scelta di consapevolezza, come l’iniziato Dante Alighieri ci indica: “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir Virtute e Canoscenza”.
Ecco dunque su quali basi si fonda il percorso di rinascita:
- La Virtù, quella forza che ci consente di poter uscire dalla quotidianità e dal mondo profano.
- La Conoscenza, cioè la Scienza del Sacro, che costituisce l’eterna ricerca dell’Uomo di Desiderio.
Ed all’Uomo che segue il giusto desiderio i Solstizi aprono la strada al ritiro nelle profondità di se stessi:
quando la Luce sembra essere perduta, nel Solstizio d’Inverno, bisogna ritrovarla in se stessi;
quando la Luce ci appare nel suo massimo fulgore, nel Solstizio d’Estate, si deve ripartire di nuovo alla sua ricerca, in se stessi.
L’Iniziato osserva il Sole espandere la Luce nella sua pienezza, ne vede la forza e comprende che il Sole interiore vivica con rinnovata energia ogni fibra del corpo, illumina la mente, guida il cuore, aprendo all’Amore ed alla Conoscenza.
Lo sguardo teso verso l’alto, la consapevolezza interiore, profonda.
Questa è l’esperienza per chi sa guardare al Simbolo.
“È un peccato il non fare niente col pretesto che non possiamo fare tutto.” (W. Churchill).
“La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo.”
(M. L. King).
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”
Buon lavoro e buon Solstizio a tutti!
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